RACCOGLI A PIENE MANI
fico, mela e zucche
Uva, mele, kiwi e pere sono maturi, ma c’è da fare anche nell’orto: dopo aver raccolto gli ultimi peperoni e i pomodori estivi occorre fare pulizia per dar spazio alle nuove colture! A dispetto di quel che si crede, l’inverno sarà generoso con chi sa cosa trapiantare in autunno: puoi piantare spinaci, cipolle, ravanelli, barbabietole, porri, aglio, scarola, coste, verze, cavoli o radicchio. E se non hai terra ma un bel terrazzo, puoi cominciare ad armarti di vasi capienti: molti di questi ortaggi crescono in vaso, e ci sono tante varietà nane o colonnari di alberi da frutto. In recipienti da mezzo metro di diametro staranno bene, e ti stupiranno con un’abbondante produzione di frutta.
LE PIANTE PROTAGONISTE
Biete e Cavoli
Ecco una panoramica delle varietà che puoi seminare. Forse il tuo unico scopo è portare gli ortaggi sulla tavola, ma ricorda che molte verdure hanno un valore ornamentale oltre che gastronomico: per le Biete, prova quelle dai gambi variopinti come Chard Rainbows, Northern Lights e Bright Yellow, la semplice Erbetta, la Barese carnosa come anche la Lusiana, infine l’esotica Pak-choi. Passiamo poi ai cavoli, fra i quali già conosci senz’altro il cappuccio, anche nella versione Cappuccio rosso, il nero toscano, la verza, il semplice cavolfiore, lo scultoreo broccolo romanesco.
Fico (Ficus carica)
Se sogni un piccolo frutteto l’alberello del fico è ideale per cominciare: facile da coltivare, si ammala difficilmente e quindi non avrai bisogno di usare agrofarmaci né, dopo i due anni dall’impianto, di irrigare. Una posizione soleggiata e un terreno sciolto sono sufficienti per garantire al fico un’ottima crescita. Esistono molte varietà, a frutto verde, viola o variegato, alcune delle quali capaci di crescere anche in vaso; ricorda: una pianta di cui è indicata la varietà ha garanzia di una produzione di frutti più abbondante e di sapore più dolce.
Hemerocallis “Stella de Oro”
Una pianta da giardino di rara resistenza e di aspetto elegante: “Stella de Oro” impreziosirà la tua estate con la sua lunghissima fioritura fatta di gigli dorati. Ottima da posizionare praticamente ovunque, questa erbacea straordinaria non richiede troppe attenzioni e produce senza sosta i suoi fiori che, fra l’altro, sono commestibili, buonissimi in insalata.
(-20°) (CADUCO) (L: 0,100 H : 0,70)
Melograno (Punica granatum) “Dente di Cavallo”, “Acco”, “Wonderful”, “Mollar de Elche”
L’albero di melograno affascina per le tante suggestioni cui rimanda, e incanta con i suoi frutti inconfondibili, ottimi in cucina ma anche per decorare la casa. Le varietà sono numerose: “Dente di Cavallo”, il cui frutto è dolcissimo e dai semi morbidi, cresce anche in vaso; “Acco”, ornamentale grazie alle bacche scarlatte, è resistente e amante del sole; “Wonderful”, generoso e robusto, fruttifica in tardo autunno; “Mollar de Elche” sfoggia la buccia rosata e la struttura di arbusto spinoso. Una volta messo a dimora in una zona soleggiata non ha grandi esigenze.
PUOI UTILIZZARE ANCHE
Kaki
La forma gradevole, frutto di potature attente, e le foglie coriacee di un verde lucido rendono il Kaki molto utilizzato nei giardini: i suoi frutti deliziosi maturano in Autunno e ne sono un emblema con la loro bellezza che si staglia sui rami spogli sul finire di questa stagione. Attenzione a non piantarlo vicino a un punto di passaggio: quando è il momento della raccolta il terreno sotto i rami potrebbe abbondare di cachi caduti. Se è esposto in pieno sole la sua produttività sarà sicuramente maggiore, ma tollera anche le zone di mezz’ombra. Piantato in un terreno fresco difficilmente si ammala e dunque non richiede trattamenti aggiuntivi.
Melo
Sapevi che il melo è parente delle rose? In ogni caso è uno degli alberi da frutto più diffusi, grazie alla sua grande adattabilità ai climi e ai terreni. Cresce come albero di medie dimensioni, è molto resistente alle basse temperature e produce pomi nel periodo autunnale; la sua produttività teme solo le gelate. Nonostante la moltitudine di varietà esistenti al mondo, in commercio se ne trova solamente una minima parte: prova a cercare quelle locali e un po’ dimenticate, per riscoprire caratteristiche organolettiche insolite.